La Comunità Educativa risponde, in maniera preferenziale, alle esigenze di ragazzi già ospiti del Centro diurno per i quali si configura un cambiamento di progetto per cause diverse (impossibilità di gestione da parte della famiglia, aggravamento della situazione personale, familiare e/o sociale ecc.). L’organizzazione della vita della comunità segue il filo di quella del centro diurno: tutto quanto prevede la quotidianità, dalla microazione di sistemare lo zaino alla macroazione della relazione con l’educatore e coi compagni, costituisce il materiale del lavoro educativo. L’ottica è la medesima: promuovere nel ragazzo, nella sua relazione educativa, uno sguardo che colga nel comportamento un senso, il proprio senso e che, attraverso questo sguardo meta-comportamentale, meta-cognitivo, meta-emozionale, giunga a considerare possibilità differenti, di senso e di comportamento.
Da questo punto di vista, la convivenza di persone di sesso diverso, di provenienza diversa, con esistente diverse, con gusti e desideri e scelte diverse, diviene lo spazio nel quale tentare il cambiamento possibile. L’attività educativa è costantemente supportata dagli operatori di servizi di neuropsichiatria infantile essendo, la maggior parte dei ragazzi ospitati, seguiti per disfunzionalità emotivo-comportamentali. La sinergia dell’intervento clinico ed educativo, rappresenta, ad oggi un punto di forza del progetto.